Ultimamente sono riuscita ad apportare le tanto desiderate modifiche al look del mio blog.
Certo non ho ancora raggiunto i risultati ottimali che avevo in mente...ma considerando che sono autodidatta (anche se su Internet si trova davvero di tutto di più!) mi posso dire soddisfatta!
Così l'altro giorno mi sono proprio sorpresa nel guardare "la mia creatura" e notare certe somiglianze.
Il titolo del post infatti è ironico e si rifà alla famosa frase del film Johnny Stecchino, pronunciata dal mafioso italo-americano, mentre osservando Dante, suo sosia, esprime le sue perplessità circa la loro somiglianza!
I due sono identici...così come guardando il mio blog, finalmente, ci ho visto riflessa la mia immagine! Dapprima dai contorni più sfumati, poi sempre più nitidi e chiari.
Come se quest'avventura del blog, iniziata con l'idea di "copiare", emulare, somigliare a quei blog affermati e di successo, proseguita con la consapevolezza che è troppo faticoso essere qualcos'altro o qualcun'altro, finisse poi con la meravigliosa scoperta di ritrovare nell'opera creativa parti di sé quantomeno trascurate e sottovalutate.
In questo senso tenere un blog, come un diario personale potenziato dalla possibilità di condividere e confrontare se stessi con il...mondo, diventa strumento terapeutico (o detto con più semplicità: costruttivo) soprattutto nei momenti, in cui la vita ponendoci di fronte a cambiamenti forzati o voluti ci chiede di ripensare alla nostra identità!
In una società che è stata definita liquida per la difficoltà nel mantenere punti fermi e la velocità con cui incorrono cambiamenti anche di elementi fondanti per l'identità di una persona, come il lavoro e la famiglia, riuscire a mettere a fuoco tutte le nostre potenzialità, può aiutarci forse ad accettare con maggiore disponibilità la perdita di punti di riferimento per farne un trampolino di lancio verso nuove occasioni insperate e più gratificanti.
Almeno io ci spero!:)
Se così non sarà,almeno mi sarò divertita a fare,scrivere,disegnare quello che mi piace:)
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