Rappresentazione del Piccolo Principe dal libro omonimo |
Abbiamo gia' letto Il libro della Giungla e Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie, tutte versioni originali. Certo ci sono anche i paroloni incomprensibili, ma intanto "qualcosa passa" e poi i pargoli sembrano gradire questa lenta immersione nel sonno accompagnata dal suono della mia voce che scorre su parole, parole e parole.
Come dicevo, da ieri sera ho iniziato la lettura del Piccolo Principe, un libro che mi stupisce sempre molto, perche' ogni volta che nel corso degli anni mi capita di rileggerlo, mi si svelano nuove chiavi di lettura e mi colpiscono nuove frasi.
Come quella contenuta nelle primissime pagine, la frase che descrive come le scelte di vita di un bambino (il narratore-autore) possano essere condizionate dalla incapacita' dei grandi di capire le "cose serie":
"Questa volta mi risposero di lasciare da parte i boa, sia di fuori che di dentro, e di applicarmi invece alla geografia, alla storia, all'aritmetica e alla grammatica. Fu cosi' che a sei anni io rinunziai a quella che avrebbe potuto essere la mia gloriosa carriera di pittore. Il fallimento del disegno numero uno e del mio disegno numero due mi aveva disanimato. I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano di spiegargli tutto ogni volta. Allora scelsi un'altra professione e imparai a pilotare gli aeroplani."Voleva forse suggerirmi un messaggio simile, il mio piccolo principe, quando l'altro giorno, molto contrariato con me, mi ha detto:
"mamma, mamma, ma tu non sei la mamma che io volevo, tu non ascolti mai le mie indicazioni! Io, non ci posso credere...tu mi fai le coccole, mi dai i bacini, ma non capisco proprio, come fai??COME FAI?? come fai a non ascoltare le mie indicazioni!Io so tutto!".
(Voleva indicarmi lui la strada per raggiungere un parco giochi che non poteva sapere dove si trovasse, ma quelle parole son risuonate nella mia testa molto piu' sapienti di quanto potesse sembrare li' per li'!)
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