In mezzo si collocano quelli che la nanna la fanno solo se "strana"!
Tra queste famiglie fortunate c'e' la nostra!
Quando si dice "dormire come un bambino" s'intende un sonno profondo, sereno, felice.
Già, ma quando invece nella realtà il bambino e' refrattario, difficile e supersensibile?
Ho sempre pensato (anche grazie alle mie letture in gravidanza) che allattamento, uso della fascia e co-sleeping, avrebbero assicurato ai miei figli e quindi a me sonni notturni sereni e soprattutto continuativi.
Mai speranza fu più disattesa!
Dalla nascita di Lo, quasi quattro anni fa, e con l'arrivo di Chupito, ormai due anni fa, una notte di sonno intera, non frammentata, oggi e' ancora un miraggio!
Sicuramente abbiamo sbagliato qualcosa noi come genitori... questo e' sempre il primo pensiero!
Ma chissa' cosa?
Le abbiamo provate un po' tutte...
non mi riferisco a metodi, abbiamo piuttosto "inventato"...una sorta di "fai da te" della nanna che sebbene non abbia prodotto risultati definitivi, almeno ci ha permesso di sopravvivere e di non deambulare come zombie (almeno non sempre) durante il giorno!
Prima soluzione:
la tetta. E' La soluzione per eccellenza. Ovviamente avendola offerta a richiesta e senza aver potuto beneficiare di ciuccio e poco del biberon è diventato un uso esclusivo per qualsiasi evenienza.
Fame? tetta.
Sonno? tetta.
Paura? tetta.
Noia? tetta.
E queste evenienze, purtroppo, si sono verificate (e ancora si verificano con Chupito) più volte nel corso della notte!
Questa soluzione permette alla madre di sopravvivere e al papa' di dormire...come un bambino (almeno lui, appunto!)
Seconda soluzione:
il phon. Non so se i miei bimbi, per qualche strana ragione che ora mi è oscura, sono particolarmente sensibili prima al calore e poi per condizionamento pavloviano al rumore del phon, ma con entrambi e' sempre stato un ottimo metodo per conciliare il sonno, quando la tetta era sfinita!
Con Lo addirittura abbiamo trovato un sistema per appenderlo (il phon!) vicino alla culla, per poterlo attivare all'occorrenza anche nel cuore della notte, con buona pace (e immagino enorme curiosità) dei vicini.
terza soluzione:
se il phon poteva essere una buona soluzione invernale, nei mesi estivi per dare un po' di riposo alla tetta, bisognava trovare una soluzione "più fresca".
Soprattutto da Chupito è stato molto apprezzato il passeggino.
Avanti e indietro in 50 mq di casa con dondolamenti sussultori e ondulatori vari.
Ovviamente le soluzioni non sono mai esclusive e quindi nel corso di una notte, soprattutto in quelle impegnative, si possono avere alternanze di più tecniche, visto che i risvegli son sempre frequenti (almeno 2 o 3 per notte, quando va bene).
Insomma un bel movimento notturno!
Ci tengo però a sottolineare che mentre tutto questo e’ ancora valido per Chupito (il più piccolo), Lo con l'arrivo dei tre anni ha raggiunto un buon equilibrio e un’ottima relazione con il sonno, ora finalmente possiamo definirlo un bambino che…dorme come un bambino!
Chupito invece e' ancora fonte d'ispirazione per nuove soluzioni creative!
Come il saltello sul materasso. Ovvero: il piccolo dorme in un letto ad una piazza molto basso (letto montessoriano) dal quale può scendere liberamente quando vuole e sul quale può capitare che io saltelli dolcemente (mai abbastanza per la mia cervicale) dai 10 minuti in avanti per cercare di riaddormentarlo quando nella notte si risveglia!
Oppure l'avvinghio. Lui si riaddormenta purché tutto attorcigliato al mio corpo per la gioia della mia schiena.
Poi ci sono le ninna nanne, un repertorio vastissimo, le storie, i libri, il bicchiere con l'acqua, le coccole, le arrabbiature, i momenti di sconforto e le giostrine musicali, luminose, lampeggianti, ipnotizzanti...insomma un vero e proprio…CAOS!
A conclusione di questo mio racconto solo una grande verità: si sopravvive.
Strawberry fields forever nanna |
Nessun commento:
Posta un commento