Mi e' capitata una cosa buffa.
Qualche giorno fa mi e' andata via completamente la voce. Complici i microbetti che Nico conduce allegramente dall'asilo a casa nostra e che inevitabilmente in sequenza ci contagiano tutti, lasciando fuori sempre, non si sa perche' (ma faremo degli studi), solo il papa'!
Dopo aver messo a KO prima Nico poi Giaco, e' stato quindi il mio turno.
Primo effetto: raucedine quasi completa!
Di punto in bianco mi sono ritrovata in un mondo parallelo a quello "del dono della parola", affollato e ricco di presenze, ma con cui mi era impossibile comunicare se non con un flebile sussurro arricchito da un contorno di mani in frenetica gesticolazione ed espressioni facciali da mimo.
"Mammaaaaaaaa. Dove sono le forbiciiiiiiiii?"
Dall'altra stanza la mia risposta: "..."
"Valeeeeeee, hai comprato il pane?"
Dall'altra stanza (perche' io sono sempre in un'altra stanza a fare qualcosa!) la mia risposta: "...".
Insomma per certi versi la situazione ha presentato dei vantaggi ed in effetti un po' ci ho preso gusto: non mi sentivo piu' obbligata a rispondere di corsa alle domande e alle richieste di tutti, semplicemente volgendomi al richiedente di turno gli rivolgevo un grande sorriso a meta' tra le scuse e la liberazione.
E poi c'era anche un altro aspetto. Lo ammetto: in molte occasioni sono una mamma-tarzan che per comunicare lancia urla animalesche a destra e a manca!
Ai giardinetti per ricondurre l'attenzione, per strada per richiamare il pargolo troppo lontano, in casa per riportare l'ordine prima del punto di rottura!
Ovviamente senza voce non ho potuto usufruire di questa modalita' espressiva che secondo il mio compagno e' anche molesta, fastidiosa e superflua.
Ha ragione per carita', ma sorpresa sorpresa, fuori gioco la mia voce, ad alzare i toni nelle situazioni critiche, e' stato un po' di piu'...il papa'!
E io, liberata alfin anche dal ruolo dello strillone di Corte, ne ho goduto.
In silenzio, ma ne ho goduto!
Nessun commento:
Posta un commento