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martedì 19 novembre 2013

Il mio mantra

Ho preso spunto per questo post da una newsletter che ricevo settimanalmente da un'ostetrica che ho avuto il privilegio di conoscere durante un incontro di lavoro in un...hammam, per coppie di neo mamme coi loro piccoli freschi, freschi.
Lei si chiama Maria Paola Lussoglio, ha un sito e ha tante iniziative interessanti e soprattutto invia una newsletter settimanale densa di spunti su cui riflettere e alla quale spesso risponde un'eco di Lunedianti (come le chiama lei) con i loro pensieri, idee e storie!
Ebbene un bel po' di tempo fa una di queste mail parlava di mantra.
Ovvero un messaggio, una massima, uno strumento per pensare che nel corso della nostra vita ci e’ rimasto dentro e puntualmente ci risuona in testa come un refrain nei momenti in cui serve.
Ricevuta questa mail e lette le successive con i contributi entusiastici delle altre partecipanti, mi sono chiesta "...e il mio qual e'?". Pensa e ripensa, cerca, cerca, cerca... con mia grande delusione non ho trovato nulla!
Poi un giorno e' affiorato da solo, risalendo da chissà quali abissi della mia memoria dove si era sedimentato:
"Se non riesci a fare il lavoro che ami, prova almeno ad amare il lavoro che fai"...e via dicendo questa massima poteva essere applicata a qualsiasi settore (come suggerito dal proprietario dei diritti di autore), se non puoi stare con l'uomo che ami prova almeno ad amare l'uomo con cui stai...etc. etc.

Erano gli anni tra il '98 e il 2000 e chi pronunciava questa folgorante verità (per me!) era il prof. di psicologia della formazione, uno di quei professori che in effetti per passione, coinvolgimento e personalità il segno in qualche modo lo lascia (e diciamo per fortuna ogni tanto se ne incontra qualcuno così!)
Lì per lì e' stato un fulmine a ciel sereno, questa frase mi e' rimasta impressa, ma quasi quasi più per una sensazione negativa, perché all'epoca avevo 23 anni e mi sembrava una corbelleria adattarsi ad amare ciò che non ci piace!
Invece nel corso degli anni questo motivetto si e' svelato pezzo per pezzo.
E oggi posso dire che e' il mio mantra. Per me c'e' dentro tutto quello che serve.
C'e' il sapere, la consapevolezza dell'obiettivo, conoscere la propria strada (ciò che si vuole, piace, si ama) c'e' il fare, provare a raggiungere l'obiettivo, percorrere il proprio cammino, ed infine c'e' un atteggiamento positivo e ottimistico verso gli eventi della vita, il cercare di scoprire gli aspetti belli di ciò che s’incontra per strada, anche se non e' il traguardo agognato.
Per esempio riuscire ad appassionarsi al proprio lavoro anche se non e' quello desiderato, non considerandolo un ripiego, ma cercandone gli aspetti e i contributi positivi che quotidianamente (magari nascosti) ci offre…potrebbe cambiare il mondo!


L'Om, il mantra primordiale

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