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martedì 23 giugno 2015

L'insopportabile leggerezza dell'essere...sola

All'inizio ti senti leggera.
Lui e loro se ne sono andati al mare. Senza di te.
Tu sei rimasta a casa a cucire l'abito degli abiti, il Signor Abito.
E così per i primi venti minuti spatasci tutto in giro per la casa: il metro, il manichino, la stoffa, i cartamodelli, i giornali, gli spilli.
Non hai paura che arrivino manine appiccicaticce a ghermire i lembi dei tuoi preziosi tessuti.
Poi salti il pranzo. Che se non devi prepararlo per nessuno, che mangi a fare tu?
Accendi lo stereo, ti fai la ceretta, una doccia, ti spalmi pure l'olio idratante.
Scegli una gonnellina frou-frou e ti pregusti l'uscita da single.
Ti guardi intorno, è un casino. La stoffa è aperta sul letto, il Signor Abito sul divano, avanzi di pizzo sul tavolo in cucina. Ritiri la roba stesa fuori ormai asciutta, e così ora sul divano ci sono anche gli asciugamani che sanno di mare e sole cittadini.
Vabbè metto a posto dopo, oggi son leggera.

mercoledì 3 giugno 2015

Non sono quel tipo di mamma che si commuove alla recita di fine anno...

...no,
son quel tipo di mamma che stringe i denti, singhiozza e trattiene le lacrime in uno sforzo sovrumano, appena fa capolino la testolina del primo bimbo che sta per entrare in scena! Quando parte l’introduzione della base musicale selezionata per accompagnare le prodezze dei pargoli, mi si contorce la faccia, i connotati si stropicciano, non riesco a camuffare l'emozione! (Tra l’altro mi chiedo se le insegnanti della scuola materna facciano un corso sull'uso di colonne sonore strappalacrime!)
La settimana scorsa c’è stata la consegna del diploma ai bimbi grandi, rito di passaggio alla scuola primaria. Semola è giunto al termine della sua avventura nella scuola dell'infanzia, un'avventura che per quanto riguarda il mio punto di vista di genitore, ha avuto alti e bassi, pochi momenti entusiasmanti e molta disillusione.

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