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venerdì 16 ottobre 2015

Petizione per abolire l'uso di whatsapp nei gruppi di mamme che hanno i figli nella stessa classe

E' successo, anche stavolta. A settembre iniziano le scuole, ad Ottobre c'è la prima riunione di classe con annessa e connessa elezione del rappresentante (che meriterebbe un capitolo a parte) e in questa sede le mamme si autorganizzano, nota bene: le mamme, perchè i papà generalmente se ne chiamano fuori.
E' un processo naturale, che si avvia spontaneamente: ad un certo punto inizia a girare un foglio bianco e sul medesimo le presenti andranno a segnare i propri dati personali, finanche il codice fiscale.
Da qui in avanti il destino del gruppo che si sta formando è segnato come quello della pallina che scivola inesorabilmente giù dal piano inclinato.
A circa un'ora dalla fine della assemblea esiste già il gruppo su whatsapp con tanto di iconcina colorata, nome della classe e membri inseriti o meglio "membresse", perchè i papà son ben rari.
Pochi secondi dopo la creazione arrivano i primi messaggi e il numero cresce esponenzialmente in breve tempo, una raffica di fischi che neanche i portuali davanti ad una minigonna potrebbero eguagliare.
Chi si presenta, chi saluta, chi manda una faccina sorridente, chi non era presente alla riunione e vuole il riassunto. Completo. Seduta stante.
Pronti arrivano i commenti delle mamme che tentano di riassumere velocemente l'incontro:
- mlt intrssnt! 
- nuove attività, portare
- qli attvt?!!?!?!  (urlo di Munch!)

Seguono l'emoticon del nuotatore , del bruco e del fantasmino
che significano "nuoto", "laboratorio di scienze" e "festa di Halloween".
Ma la mamma assente capisce che c'è panico e terrore per le larve di pidocchi in piscina, risponde  e corre a fare il trattamento preventivo al figlio.

Nei giorni successivi la pallina-gruppo continuerà a scivolare sul piano inclinato, solo apparentemente senza scossoni.
Seguiranno messaggi di:
- auguri di compleanno
- catene di S. Antonio
- avvisi allarmanti su pericoli imminenti, generalmente bufale madornali
- qualche informazione utile (che normalmente passa inosservata tra quelle inutili.)
- richieste altamente ansiogene delle mamme sui compiti da fare a casa (a tal proposito: i compiti sono affare dei bimbi!)
- commenti più o meno ironici sugli insegnanti e su fatti accaduti a scuola o all'uscita nelle immediate vicinanze.
- risposte più o meno ironiche ai commenti più o meno ironici di cui sopra
- silenzio innaturale per alcuni giorni con crescendo di suspence
- abbandono del gruppo da parte di alcuni contatti
- mantenimento in vita artificialmente da parte dello zoccolo duro di mamme, quello che ci crede
- sporadiche comunicazioni informative
- limitatissimo uso di emoticon
- scioglimento dell'impasse con litigio finale sulla sede della pizzata di fine anno ed eventuale regalo alle maestre. Questo più o meno verso fine Febbraio.
Infine:
- morte certificata del gruppo con dichiarazione ufficiale della rappresentante di classe che rimanda per le informazioni importanti al passaparola ai giardinetti e per qualsiasi problema alla vice-rappresentante. Cioè IO.

Firmate gente, per favore firmate.


3 commenti:

  1. Ahhhhhhhhh, non dirlo a nessuno, ma tutte credono che io abbia ancora il mio vecchio nokia per nulla smartphone ;-) In classe dell'asilo, per contro, mio marito possessore di Samsung quasi ultimo modello si è dovuto arruolare nel gruppo!

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  2. Firmo subito! Anche io ho scritto qualcosa l'anno scorso a proposito: https://laprossimavoltamamma.wordpress.com/2014/10/06/whatsapp-per-le-mamme-della-scuola

    RispondiElimina

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