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martedì 14 ottobre 2014

18 Ottobre - giornata nazionale della buona nascita

Beh che dire...
impossibile per me non fermarmi un attimo a scrivere di questa giornata nazionale, che è alla primissima edizione.

Il 18 Ottobre si svolgerà infatti a Roma la prima giornata nazionale dedicata alla buona nascita ed in particolare alla libertà di scelta per una mamma di partorire naturalmente dopo un precedente cesareo.

 giornata nazionale della buona nascita


Non posso non parlarne perché entrambe le cose mi stanno a cuore.

Intanto nascere bene, cosa significa?

Secondo me, vista dal lato del bambino, una buona nascita, non è tanto una nascita che si risolva in fretta senza sofferenza né dolore; è chiaro che è fondamentale che non ci siano complicazioni di nessun genere e che il bambino non debba incontrare difficoltà diverse da quelle fisiologiche del parto e così pure per la mamma, ma appunto parlando di situazioni "fisiologiche" assolutamente nella norma, la buona nascita è quella che assicura un incontro protetto, intimo e immediato tra mamma e neonato. E anche tra il neonato ed il resto del nucleo famigliare.

Il taglio cesareo non è proprio il meglio per favorire questo incontro, si tratta di un'operazione chirurgica e come tale si distanzia notevolmente dalla condizione fisiologica di parto. Ciononostante ci sono degli accorgimenti che la struttura ospedaliera ed il personale possono osservare per recuperare ciò che si perde con il mancato coinvolgimento della madre e del bambino nella nascita: un contatto immediato pelle a pelle, la possibilità di un ambiente riservato, silenzioso ed intimo, l'attaccamento al seno precoce, un aiuto alla mamma operata che non significa "portare via" il bambino, ma aiutare la mamma operata ad accudire il suo bambino, a tenerlo con sé e ad occuparsene personalmente. Accorgimenti necessari e auspicabili anche perché spesso il cesareo è una scelta forzata: non si può fare diversamente. Punto.

Tra le possibilità che si possono presentare per cui il cesareo è d'obbligo, però, è bene che le mamme siano informate non rientra necessariamente un precedente taglio cesareo.

Questo è l'obiettivo della giornata nazionale della buona nascita: informare.Fare un parto naturale dopo un taglio cesareo si può. Anzi c'è da augurarselo, sia per la mamma che per il bambino.
E' importante quindi conoscere quali sono i reali rischi, per la mamma e il neonato, sia nel caso di una scelta o dell'altra, così come è importante trovare un valido supporto, medico e ospedaliero, nel caso si scelga la via naturale.

Io come ho descritto in un post precedente, ho scelto di fare un VBAC (Vaginal Birth After Cesarean) per la nascita del mio secondo figlio a distanza di un paio di anni dalla nascita del primo con taglio cesareo.
La scelta personale che ho portato avanti in gravidanza, non senza dover affrontare esagerati allarmismi e disinformazione generale nel mondo medico e non, forte delle mie conoscenze e della ricerca di testimonianze ed evidenze scientifiche a favore, ha poi condotto ad una delle esperienze più forti, più piene e più complete della mia esistenza.

Quella sensazione di sentirmi il "capitano della mia nave" (metafora che utilizzò qualche anno prima Leboyer durante un seminario) non la scorderò mai più e vorrei che tutte le mamme (e le donne) possano sapere di poter sempre scegliere tra condurre ed essere condotte.

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