Ieri, causa ennesimo raffreddore, mi sono recata dal mio medico della mutua per una visita.
Dopo un'infinita attesa, alla quale mi ero ben predisposta con una buona lettura, e' arrivato finalmente il mio turno.
Nello studio si trovavano il mio medico, una dottoressa sopra la cinquantina con tutto il bagaglio di una vita professionale e personale di esperienza e al suo fianco una dottoressa fresca di laurea, in tirocinio per l'esame di stato, con il suo bagaglio sicuramente un po' piu' ristretto, diciamo un beauty-Case di esperienza.
Le due dottoresse mi visitano e al momento della prescrizione della terapia le informo per cautela che "allatto ancora".
Sarebbe stato sufficiente, invece, complice il trovarmi di fronte ad un uditorio femminile, mi spingo ad aggiungere "ma non tanto, anche perche' il bimbo ormai e' grande, ha due anni!".
Passo incauto, porgo ai due medici su un piatto d'argento l'occasione per trattarmi da caso umano.
La dottoressa col bagaglio grande rivolge uno sguardo misto di riprovazione, incredulita' e indignazione riassumibile con la frase: "Ma hai sentito questa?!?!?!Ti rendi conto?!?!?" alla dottoressa col beauty-case di esperienza che prontamente le restituisce un giramento di occhi verso l'alto piu' impercettibili movimenti della testolina riassumibili con la frase: "Ho sentito e sono tutta sconvolta anche io fino alla punta delle mie extension!".
Avrei dovuto sbranarle, ma francamente ho sotterrato da tempo l'ascia di guerra sull'argomento "allattamento", ora non ne discuto piu', allatto e basta.
La dottora col gran bagaglio pero' si sente in dovere di spiegarmi con calma e pazienza che il movimento della lingua durante la suzione puo' causare gravi problemi all'apparato dentale...
"...ma allora chi prende il ciuccio?" chiedo con una faccia da finta ingenua
"Infatti il ciuccio a questa eta' si toglie" (nda metti, togli, togli e metti, la vita dei nostri bambini sembra una continua forzatura esterna!)
E io con la faccia sempre piu' finta e sempre meno ingenua "a me risulta che in media il ciuccio si tolga ben piu' tardi..."
Nel frattempo per fortuna la tirocinante era ripiombata nello stato soporifero pre-sguardo di intesa.
La dottoressa incalza "chieda al suo pediatra e comunque tenga presente..." e qui parte un elenco di sciagure future che dovrebbero abbattersi su Giacomo il colpevole ciuccione "...in questo modo non sviluppa un'adeguata autonomia, non ha capacita' di autoconsolazione, perche' necessita sempre della sua presenza, avra' problemi di inserimento all'asilo, problemi di fonazione che potranno richiedere l'intervento del logopedista..."
Vacillo un po' sotto i colpi di questi anatemi lanciati a raffica: "...vedremo, ci pensero' poi..."
"Va beh...faccia come vuole, comunque chieda al suo pediatra!"
"Si, si certo!"
E intanto pensavo: invece tornero' a casa e chiedero' a Giacomo!
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