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lunedì 14 novembre 2011

I primi della lista e la contestazione studentesca degli anni 70



Tre ragazzi giovani, anzi giovanissimi, un marcato e spassoso accento pisano, i movimenti studenteschi della contestazione dei complicati anni 70 e una storia assurda, talmente assurda che non puo' essere inventata, infatti e' vera ed e' raccontata da uno dei protagonisti.

Questi sono gli ingredienti di un film piacevolissimo che si snoda partendo dalla descrizione dei fatti terribili accaduti in Italia in quegli anni e ad oggi ancora non del tutto chiariti.

E poco chiari lo erano anche agli italiani di quel tempo, ai giovani che partecipavano con entusiasmo alla vita politica del Paese, ma che sognavano anche l'avventura con al collo una chitarra per cantare i propri ideali, perche' in fondo erano ragazzi.

E' cosi' che nel turbine violento dei fatti che accadevano: manifestazioni, scioperi, arresti, pestaggi, suicidi-omicidi ed infine attentati, s'insinua la paura di un colpo di stato e alcuni tra i ragazzi piu' attivi del Movimento, tra cui il cantante impegnato Pino Masi, potrebbero diventare I primi della lista nel mirino dei militari.

Senza un progetto, senza un'organizzazione questo trio di ragazzi formatosi per caso, inizia una fuga confusa verso un confine straniero con l'obiettivo di espatriare per chiedere asilo politico.

La vicenda assurda che finira' anche sui giornali dell'epoca, e' un crescendo paranoico di auto convincimento dei tre sull'imminenza della tragedia, tralasciando completamente i particolari che farebbero intuire la realta', come la fila di automezzi militari in viaggio per Roma, per la parata del 2 Giugno e non per il Golpe.

L'umorismo del film nasce proprio dal contrasto tra la serieta' e la convinzione dei personaggi nelle loro azioni e l'inutilita' in quel contesto delle stesse.

In fondo pero' lo spettatore non puo' che condividere il loro vissuto. Sono ragazzi, sono impegnati e attivi nella politica, ma sono dei ragazzi e le loro emozioni sono un'onda in piena che travolge la realta'.

Il Masi e' il piu' vecchio del gruppo, neanche venticinque anni, e' il leader, quello che gli altri due vorrebbero emulare, ma e' un ragazzo con tutti i problemi di quell'eta': la fidanzata, il conflitto con il padre, la solitudine delle scelte di vita . Il Lulli e il Gismondi son ancora piu' giovani, liceali maturandi, e ancora piu' giovanili sono le loro preoccupazioni: non rientrare troppo tardi a casa per non deludere la mamma o la vergogna di dover sopportare la derisione di un'intera citta' al loro rientro.

Ma questa storia e' anche la storia di un viaggio e come da tutti i viaggi, i nostri personaggi, che sono poi persone in carne ed ossa, torneranno un po' piu' cresciuti, un po' piu' uomini.

Il film infatti termina con la descrizione delle loro scelte di vita attuali, tutte rigorosamente fuori dal sistema, in linea con i loro ideali di gioventu' e termina anche ricordando allo spettatore distratto che nello stesso anno pochi mesi dopo la loro sbeffeggiata impresa ci fu effettivamente un tentativo di colpo di stato poi non andato in porto.

Meditiamo gente, meditiamo.

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