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sabato 6 febbraio 2016

C'era una mamma e c'era un pancione

A Chupito per il suo quarto compleanno:

C'era una mamma e c'era un pancione,
lui lievitava e lei svolazzava.
Per nove mesi, stretti abbracciati,
prima tocchi di piuma, poi calci ben dati.


Lei di giorno danzava, rideva e piangeva,
di notte nel cuore un segreto teneva,
non ne parlava mai a nessuno
per non mandar il sogno in frantumo.

Ma il piccolo dentro tutto sapeva
perché sul cuore il segreto leggeva.
Così quel giorno di luna piena
la pancia si sveglia e una danza scatena

lei pensa ai crampi del mal di pancia
si gira nel letto e poi fa una doccia.
Invece il dolore cresce davvero,
lento in silenzio partiva il Bolero.

Il ritmo incalza a suon di tamburi
pochi minuti e son tempi maturi,
Ma in ospedale non si può arrivare
con questo ingorgo in tangenziale!

Apron un varco i camionisti arrabbiati,
dinanzi ai bianchi foulard sventolati.
Ci scorta al Soccorso la polizia
sembra una film, ma è la profezia:

"nascerà un bambino, senza intrusione"
E questa volta non è illusione!
Nessun taglio tra mamma e bebè,
lei credeva in lui, lui che credeva in me.

Così la coppia danza insieme
un passo a due, denso di speme.
Pochi minuti ancor separati
poi è bambino sotto gli sguardi stupiti.

E a quei dottori che non hanno fiducia,
dico "siam donne: il nostro corpo ci dà l'audacia".
Nessun aiuto, quando stiam bene,
bastano ascolto, rispetto, educazione.

D'altronde pensate: son secoli che
donne e bambini fanno da sé.
Venite vicino ma per ascoltare,
quello che noi abbiam bisogno di avere:

serenità, silenzio e fiducia sentire,
poi giù nel profondo per percepire
che mamma e bambino son già competenti,
senza bisogno di tanti strumenti.

I sensi in allerta, fiere e tese,
nessuna intromissione, solo pazienti attese.
Un nuovo amore arde tra bambino e mamma,
papà e fratellino, alimentan la fiamma.

Adesso vogliamo un poco riposare
per veder presto il latte sgorgare.
Ché non è semplice, né pure scontato,
ma se ci offendi, sarà proprio impensato:

che venga il latte e in serenità
nuovo sollievo il bebè  possa trovar,
Verrà con pazienza, tentativi e rispetto,
ché non siamo un automa perfetto!

E non mi osservate con sguardo severo
con la pena negli occhi o il tono austero.
Non mi trattate come bambina capricciosa
son donna, ora mamma, ne sono orgogliosa!


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