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giovedì 16 luglio 2015

La creatività vien dormendo

Ognuno di noi ha la sua zona comfort.
Non mi riferisco alla situazione comoda (e di comodo) dalla quale è difficile separarsi per avviare un cambiamento, concetto di solito utilizzato dai guru del change management.
Mi riferisco proprio ad uno stato, una condizione, favorevoli al relax e allo sciogliere le briglie ai pensieri e quindi alla creatività.
Per qualcuno può trattarsi addirittura del tempo trascorso alla...toilette!
Non a caso ricordo che durante le gite scolastiche e ai campi estivi, chi spariva dalla circolazione per un certo lasso di tempo, si diceva si fosse recato "nel pensatoio"!
E' infatti in queste circostanze di pace e calma, completamente dediti a se stessi, che spesso la fantasia è più libera di viaggiare.
A me per esempio succede sotto la doccia.
La doccia è il mio momento creativo. Anche oggi che ho due bimbi piccoli che non semplificano le operazioni!
Eppure quando finalmente riesco a raggiungere l'interno dell'agognate pareti di cristallo e ad aprire il getto, l'acqua caldissima scioglie le tensioni del corpo, i vapori aprono i pori della pelle e della immaginazione.
Pochi minuti e raggiungo lo stato di "bollitura" tipico dell'hammam (altra dimensione che adoro) solo un po' meno confortevole per la consapevolezza che sarà un viaggio "più breve".
In questa condizione simil onirica, la mente divaga e l'immaginazione a lungo depistata dalle incombenze quotidiane inizia a galoppare nelle verdi praterie di Fantasilandia.
E creo. Creo i post migliori mai scritti (da me, ovviamente!) creo idee per nuove esperienze professionali, immagino outfit, giochi da fare con i bimbi, ricette, vignette, bijoux e chi più ne ha più ne metta, perchè non c'è limite alle chimeriche invenzioni!
Lo stesso mi accade in un'altra situazione: poco prima di sprofondare nel sonno. I cassettini della mia mente si aprono magicamente senza chiave e prelevando a caso da un cassettino o dall'altro le combinazioni sono infinite.
Son nati in questo modo gli spettacoli teatrali che hanno colorato la mia gioventù, coreografie con cui ho fatto ballare piccini e meno-piccini, abiti importanti come quello che dovrei cucire ora invece di scrivere, il blog, i post del blog e anche un altro blog che mi scappa di scrivere, ma non ho avuto ancora il tempo di sfornare!
Alcuni quadri che per la loro natura definirei onirici, bigiotteria con tanto di concept e brand, una linea di costumi da bagno insoliti, corsi di formazione che ancora non esistono sulla faccia della terra, due o tre libri per bambini, due o tre libri per grandi, forse forse un romanzo, persino...la prova trucco per quel giorno là che incombe su di me, desiato e temuto!
Infatti proprio l'altra mattina sul cammin che dal sonno conduce lentamente alla veglia, ho "provato" a truccarmi passo-passo definendo sfumature e contrasti.
Sarà sufficiente per arrivare preparata al giorno fatidico?
Non so...
La mia immaginazione mi sostiene e accompagna nella realtà, senza non sarei più io, ma quando mi sveglio (o mi addormento) o esco dalla doccia, un bel po' di idee scorrono via con l'acqua o rimangono impigliate nella rete dei sogni, in fila sì, ma sempre dietro ai doveri e agli impegni... 
"Una vita è troppo poco. Una vita sola non mi basta. Se conti bene non sono neanche tanti giorni. Troppe cose da fare, troppe idee."(cit. da Mediterraneo)
...e sorrido al pensiero di come mi affanno ogni giorno, per cercare di far entrare in questa mia vita piccola, altre due o tre vite.

Il mio più alto momento creativo nel sonno. In pancia cresceva Piccolo Lord(o)!

2 commenti:

  1. Dunque: il bagno no, penso solo alle funzioni fisiologiche. Ma il dormiveglia sì, è un ponte sospeso tra me e la me-bella, insomma quella che crea, sogna, desidera e anima la vita. Devo dire anche che, spesso, i pensieri del pre-sonno, me li ricordo al mattino... Altre situazioni stimolanti: le camminate, anche se guido il passeggino con un'infante, di fatto la piccola al limite gorgheggia e io vago alla grande. E poi, anche se non è politically correct... quante, quante ispirazioni tra una tirata e l'altra di sigaretta! (poche, ma fruttuose)

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    1. ...il ponte tra la me e la me-bella...anche io penso che la me creativa sia la me più bella, quella con stelline intorno!
      Alle camminate non ci avevo pensato, a dire il vero i piccoli sono in fase logorroica e quando li ho intorno, non ce la faccio proprio a perdermi nei miei pensieri, o ascolto loro o ascolto il mio flusso sinaptico! Spesso cerco di fare entrambe le cose, con risultati da teatro dell'assurdo :)

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